la Semantica dell'Avverbio
⇨ Definizione e funzione dell'avverbio
testo - pag.1
"Ecco qua gli allievi del primo anno, professoressa McGranitt" disse Hagrid.
"Grazie, Hagrid. Da qui in avanti li accompagno io". Spalancò la porta. La sala di ingresso era così grande che ci sarebbe entrata comodamente tutta la casa dei Dursley. Le pareti di pietra erano illuminate da torce fiammeggianti come quelle della Gringott, il soffitto era talmente alto che si scorgeva a malapena, e di fronte a loro una superba scalinata in marmo conduceva ai piani superiori...
Il resto della scolaresca doveva essere già arrivato ma la professoressa McGranitt condusse quelli del primo anno oltre la sala d'ingresso.
Tratto da: J.K.Rowling - Harry Potter e la pietra filosofale - Salani Editore
(prof. Verdona)
lessico - pag.1
Malapéna: è una locuzione avverbiale che indica una cosa fatta con fatica e stento.
(prof. Verdona)
guida - pag.1
- L'obiettivo di questa lezione è di spiegare cosa sia l'avverbio e la sua funzione
- L'avverbio è quella parte invariabile del discorso che ha la funzione di modificare, qualificando e determinando, la parola a cui si aggiunge nel discorso
Es.: Paola cammina velocemente; mia figlia non ha dormito abbastanza
In queste due frasi gli avverbi "velocemente, abbastanza" servono a precisare l'azione: infattinel primo caso si specifica in che modo cammina Paola, nel secondo la quantità di tempo che ha dormito. Proviamo a riscrivere le stesse frasi con avverbi diversi:
Paola cammina lentamente; mia figlia ha dormito tranquillamente
Gli avverbi utilizzati sono "lentamente" e "tranquillamente". Cosa cambia in base al confronto con le frasi precedenti? Come si può vedere cambia tutto il senso della frase: prima Paola cammina velocemente poi lentamente, quindi il contrario. Invece mia figlia nella frase precedente non ha dormito abbastanza (quindi ha ancora sonno), nella seconda ha dormito invece tranquillamente
- Conclusioni: l'avverbio è un elemento aggiuntivo del discorso molto utile a qualificare e determinare la parola a cui è aggiunto
(prof. Chiodi)
teoria - pag.1
Il termine avverbio, deriva dal latino "ad verbum" cioè vicino al verbo, per indicare una "parola" che viene messa vicino al verbo con lo scopo di specificare meglio l'azione.
In altre parole l'uso dell'avverbio ci consente di capire come, dove, quando un'azione si svolge. In questo senso possiamo parlare dell'avverbio come di un modificatore del verbo.
Ma la comunicazione verbale estende la necessità di modificare anche agli aggettivi, ai sostantivi e alla frase stessa.
Ecco quindi che gli avverbi diventano una classe eterogenea di parole, per la quale è difficile dare una definizione.
(prof. Verdona)
esercizi - pag.1
1) Individua in un brano scelto insieme all'insegnante, tutti gli avverbi presenti riflettendo sul loro significato
2) Partendo da questi sintagmi, inserisci tutti gli avverbi che ti vengono in mente:
Laura studia; Alberto gioca
3) Componi delle frasi con i seguenti avverbi:
continuamente, a carponi, davanti, fuori, chiaramente, diligentemente
(prof. Chiodi)